I dati arrivano dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e raccontano come la parodontite, malattia che colpisce il tessuto che sostiene i denti (il parodonto), stia mettendo a rischio non solo la salute orale e quella generale degli italiani, ma anche la loro qualità di vita.
Un problema sociale in quanto la malattia comporta assenza dal lavoro, da scuola, costi per le cure, per la protesizzazione, visto che la malattia parodontale trascurata favorisce l’edentulia: la perdita dei denti.
Quasi un miliardo di euro il possibile risparmio in un anno per i cittadini se adottassero maggiore attenzione verso la malattia parodontale.
Si stima che, solo in Italia, circa 20 milioni di persone over-35 abbiano a che fare quotidianamente con gengive sanguinanti o dolenti e spesso non si rendano conto di essere di fronte a un problema davvero serio.
Molti pazienti sono ignari di essere affetti da parodontite e la sfida per il dentista è quella di intercettarla e curarla: principalmente motivando il paziente a una adeguata cura della salute orale, soprattutto con una corretta igiene orale
domiciliare.
II campanello d’allarme per il paziente deve essere il sanguinamento delle gengive. La prima azione che deve mettere in atto è effettuare una visita odontoiatrica. Spazzolamento o altre azioni legate all’igiene orale possono già non essere più sufficienti. Servono cure adeguate, mirate e differenziate. Ogni persona ha caratteristiche diverse che devono essere diagnosticate per mettere in atto cure specifiche in funzione della singola patologia.
Poi ci sono le azioni che possono aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia parodontale e queste sono legate prevalentemente a un corretto stile di vita.
Quindi no a fumo, alcol, alimentazione povera di anti ossidanti.
Si, invece, a corretta igiene orale in particolare curando lo spazzolamento e la pulizia degli spazi interdentali.
Fonte: Il tuo dentista informa, periodico dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani.
Immagine da www.listerine.it