Molto frequentemente, le mamme si preoccupano notando, sulla superficie dei denti dei loro bambini, macchie chiare, o scure, oppure anomalie di forma.
Non si tratta, in genere, di patologie gravi: nella maggior parte dei casi, il dentista si limita a controllare fino al termine della crescita l’evoluzione del fenomeno, associando igiene, fluorizzazione e protezione con resina delle zone danneggiate. Successivamente, potrà intervenire in modo più mirato con ricostruzioni in composito, faccette o corone.
I gruppi di patologie a carico dello smalto dentale sono essenzialmente due:
- IPOPLASIA DELLO SMALTO: clinicamente, presenta macchie biancastre, gessose, oppure pigmentazioni brune. Può interessare uno o più elementi dentari. Può avere diverse cause: malattie esantematiche, traumi, lesioni periapicali dei denti decidui, eccesso di somministrazione di fluoro, antibiotici come le famigerate tetracicline, alterazioni genetiche, malattie congenite e deficit nutrizionali.
- AMELOGENESI IMPERFETTA: in questo caso, la superficie dello smalto appare irregolare:sottile, con bande lineari che interessano la circonferenza della corona, ipocalcificato, a volte praticamente assente, oppure bucherellato e con mammellature. In tutti i casi, esso risulta facilmente aggredibile dagli acidi della placca, con la conseguente insorgenza di carie. L’origine della malattia è genetica; deficit nutrizionali, traumi, radiazioni, difetti neurologici, sindrome nefrosica, reazioni allergiche, avvelenamento da piombo possono comunque favorirne l’insorgenza.
Nell’amelogenesi imperfetta, si distinguono 3 classi:
– Ipoplasica: presente sia nella dentizione decidua che in quella permanente; è caratterizzata da carenza di smalto, denti spaziati o in numero alterato, riassorbimenti delle radici o pigmentazioni.
– Ipomatura: in questa forma lo smalto è gessoso, macchiato, trasparente ai raggi X. Frequente è la taurodonzia, cioè la presenza di radici più corte del normale.
– Ipocalcificata: lo smalto appare tenero, rugoso, addirittura assente (dando luogo alla cosiddetta “Agenesia dello smalto”, caratterizzata da colorazione giallo-arancio dei denti e spesso addirittura accompagnata dall’assenza di elementi dentari).
Foto: Guggenheim Museum, New York