DENTISTA VERONA – DENTISTI VERONA: FLUORO, FLUOROPROFILASSI, FLUORIZZAZIONE

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che l’impiego del fluoro rappresenti il metodo più efficace per la prevenzione della carie.

Il fluoro è un sale minerale molto diffuso in natura: è presente nel suolo, nelle acque e in alcuni cibi (tè, pesce azzurro, verdure), ma la quantità che il nostro organismo ricava dagli alimenti è in realtà molto bassa, non superando il 40% del fabbisogno totale.

Il fluoro, come il calcio e il fosforo, è essenziale per la formazione dei denti e delle ossa. (…)

Il fluoro esplica la sua azione agendo sia direttamente sulla componente minerale del dente che sui batteri della placca.

Interagisce con la struttura del dente (smalto) sia durante il periodo dell’odontogenesi (la formazione del dente, n.d.r.) che dopo la sua completa formazione ed eruzione nella cavità orale.

L’assunzione del fluoro durante l’odontogenesi permette, per via sistemica, la sua deposizione negli strati più profondi dello smalto in via di formazione, determinando così la costituzione di cristalli di fluoroapatite, anziché di idrossiapatite.

La fluoroapatite è una forma di apatite in cui ioni fluoro hanno sostituito alcuni ioni idrossido, creando un composto minerale: meno solubile dell’idrossiapatite; più resistente agli attacchi acidi della placca; più stabile, in quanto costituito da una molecola più piccola.

Affinché si realizzi tale reazione (idrossiapatite > fluoroapatite) è indispensabile l’esposizione a piccole quantità di fluoro per lunghi periodi.

In fasi più avanzate dell’odontogenesi, il fluoro si lega agli strati più superficiali dello smalto contribuendo così a rinforzarlo.

Dopo l’eruzione, il fluoro raggiunge il tessuto dentario sia per via sistemica che per contatto topico, potendo così fissarsi alla superficie dello smalto e favorire la remineralizzazione di lesioni cariose in fase iniziale.

Il fluoro agisce anche esercitando un’azione batteriostatica sui batteri della placca. Infatti, applicato topicamente, determina alterazioni nell’adesività dei microrganismi allo smalto o tra loro e inibisce i meccanismi di produzione degli acidi responsabili dei processi di demineralizzazione. (…)

 

La somministrazione del fluoro può avvenire in due modi: in maniera sistemica e in maniera topica.

 

Fluoroprofilassi sistemica

Attraverso questa modalità, il fluoro somministrato agisce sugli elementi dentari in fase di formazione e come abbiamo visto precedentemente può esserne incorporato negli strati più profondi.

Affinché questo effetto sia duraturo e costante, è necessario che l’assunzione avvenga per tutto il periodo dell’odontogenesi, ossia dalla gravidanza (la mineralizzazione inizia a partire dal 4° mese di vita intrauterina) fino all’età di 12-13 anni.

La fluoroprofilassi sistemica può avvenire con: l’assunzione di alimenti contenenti fluoro; la fluorizzazione delle acque potabili, del latte, del sale da cucina; la fluorizzazione mediante gocce, compresse, chewing-gum. (…)

 

Fluoroprofilassi topica

La fluoroprofilassi per via topica può essere effettuata a qualunque età e ha come obiettivo la remineralizzazione dello smalto e l’inibizione della crescita batterica e della produzione di acidi.

Le applicazioni topiche possono essere eseguite da personale adeguatamente addestrato (fluoroprofilassi professionale) nello studio odontoiatrico o personalmente a casa.

Fluoroprofilassi professionale: prevede l’impiego di preparati (gel, lacche, n.d.r.) a base di fluoro. (…)

Nell’ottica di un programma di prevenzione completo e duraturo sono stati introdotti nella pratica clinica materiali da ricostruzione a rilascio di fluoro, particolarmente indicati nella terapia conservativa di denti decidui cariati soprattutto in pazienti ad elevato rischio di carie.

Fluoroprofilassi domiciliare: prevede l’impiego di dentifrici e collutori a base di fluoruri. (…)

 

Prevenzione della carie

La fluoroprofilassi da sola però, non è sufficiente a garantire una completa protezione nei confronti della carie. La prevenzione della carie, infatti, prevederebbe: fornire istruzioni di igiene orale e alimentare ai genitori; la promozione della fluoroprofilassi; l’identificazione dei pazienti a maggior rischio di carie. (…)

Ma la presenza del genitore resta fondamentale anche per quello che riguarda la corretta alimentazione. Compito del pediatra e del pedodontista è quello di istruire il genitore riguardo agli effetti negativi di una frequente assunzione di cibi e bevande zuccherate, in particolare nell’intervallo di tempo tra un pasto e l’altro, momenti in cui si determina l’abbassamento del pH del cavo orale creando un terreno favorevole alla colonizzazione batterica. (…)

 

Sintesi della scheda realizzata dal Prof. Alberto Caprioglio in collaborazione con la D.ssa Arianna Vanni (Università degli Studi dell’Insubria).

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