DENTISTA VERONA – DENTISTI VERONA: ZUCCHERI E CARIE

I bambini di oggi presentano di rado gravi problemi di carie: evidentemente, e per fortuna, l’educazione all’igiene orale incomincia a dare i suoi frutti.

Mi capita, però, ogni tanto, qualche piccolo paziente con i dentini devastati.

In questi casi, pongo ai genitori alcune domande:

  1. Quante volte al giorno gli lava i denti?
  2. Per quanto tempo li spazzola?
  3. Nella dieta del suo bambino ci sono molti zuccheri?
  4. Con che frequenza li assume?

Se la risposta alle prime due domande è immediata e chiara (anche se non sempre positiva), quella alle successive crea parecchie incomprensioni.

Vediamo il perché:

Nella dieta del suo bambino ci sono molti zuccheri?

Gli zuccheri in questione si nascondono in moltissimi alimenti e bevande.

E non soltanto, come invece spesso si ritiene, nelle caramelle.

Il saccarosio, infatti, fa parte degli ingredienti anche di cibi considerati “sani”, comeyogurt o succhi di frutta.

Con che frequenza li assume?

L’assunzione di zuccheri provoca un incremento dell’acidità della saliva, che “apre la strada” alla decalcificazione dello smalto dentario e, conseguentemente, alla carie.

Tale acidità permane a lungo in bocca anche dopo che abbiamo deglutito il cibo zuccherato: per questo, va considerata anche la frequenza di assunzione.

Paradossalmente, è preferibile mangiare un sacchetto di caramelle tutte insieme, piuttosto che mangiarne un numero minore, distribuendole nella giornata e, magari, facendole sciogliere lentamente in bocca.

Nel grafico: la curva di Stephan mostra come ripetuti spuntini a base di zucchero possano riportare il pH della saliva a valori favorenti la demineralizzazione dello smalto.

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